Matrimonio...questo sottovalutato!



Ultimamente, parlando con amici è venuto fuori spesso l'argomento matrimonio, e come, il pensiero di questa società moderna l'abbia ridotto ad una cosa piccola e quasi insignificante, mentre io credo che sia la vera rivoluzione!
In un tempo dove tutto corre veloce, le relazioni vengono bruciate in nani secondi, chi sceglie di sposarsi, si trasforma in profeta moderno, va controcorrente, perchè il "per sempre" è diventato la vera sfida.

Quando Cosimo ed io abbiamo detto alle nostre famiglie che avevamo preso questa decisione, abbiamo cercato di scegliere bene le parole, abbiamo cercato di far capire che avevamo scelto un sacramento al quale ci siamo avvicinati piano piano. Ci è stato chiesto perché avessimo fretta, ci è stato detto - anche dai familiari - che era presto, che siamo troppo giovani e con tante insicurezze, che si che la famiglia è importante ma prima c'é il lavoro da trovare, una casa dove stare, ma noi abbiamo risposto che abbiamo visto l’uno nell'altra gli stessi valori, la stessa voglia di famiglia e la bellezza di stare insieme. Perché aspettare?
Per spiegarlo meglio, a tutti, anche a chi avrebbe partecipato al matrimonio, abbiamo scelto un passaggio del discorso di Papa Francesco ai Fidanzati a Febbraio 2014:

“ Oggi tante persone hanno paura di fare scelte definitive. Ma cosa intendiamo per amore? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo non si può costruirci sopra qualcosa di solido. 
Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che costruisce come una casa, e la casa si costruisce insieme, non da soli! Dunque come si cura questa paura del per sempre? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa cammino spirituale quotidiano, fatto di passi, passi piccoli, passi di crescita comune, fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani. Mi viene in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani, anche per voi, il Signore può moltiplicare il vostro amore e donarvelo fresco e buono ogni giorno. Ne ha una riserva infinita! Lui vi dona l’amore che sta a fondamento della vostra unione e ogni giorno lo rinnova, lo rinforza."

Noi crediamo che un uomo e una donna possano amarsi per tutta la vita. Ci crediamo perché siamo diversi l’uno dall'altra, la bellezza sta proprio qui, nella diversità considerata come opportunità di conoscere il diverso da me ed è Dio che conduce il gioco, e non dobbiamo far altro che fidarci, affidarci e donarci. La nostra vocazione è il matrimonio! Questo è il motivo alla base.

Per questo abbiamo scelto uno stile “diverso”, senza sprechi, all’insegna della semplicità, un piccolo passo possibile, - come diceva Chiara Corbella - un matrimonio in chiesa perché l’ospite d’onore è stato Gesù che ci dona la vita e si è unito a noi per sempre, perché amarsi da Dio è magnifico! 

Bisogna non avere paura di deludere qualcuno, come per esempio i genitori che magari su di noi si erano fatti dei film. Noi veniamo da Dio, come loro e arriviamo a questo mondo attraverso la loro unione e per questo come ci insegna il Capo bisogna onorarli. Ma onorarli come? Facendo la volontà del Signore. Disobbedendo nel bene. Seguendo la nostra vocazione, non i loro desideri umani su di noi. Ora qui non dico di colpevolizzarli delle loro mancanze e per i loro errori. Gesù stesso ha detto di essere venuto a dividere il padre dal figlio o la madre dalla figlia, ed inoltre ha detto “chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me” ma anche “ chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me”.
Ammonisce tutte e due le parti. I genitori stanno facendo un cammino e anche noi, ci vuole rispetto e riconoscenza ma anche fermezza nelle proprie scelte. Il compito dei nostri genitori è combattere la loro battaglia, e noi non possiamo farlo al posto loro perché abbiamo la nostra, di battaglia. Figli lo siamo tutti, anche i genitori. Noi non siamo un prolungamento dei nostri genitori e cari genitori i figli non sono vostre proprietà. Il dono di essere genitori vi viene dal Padre vostro - e dei vostri figli - che è nei cieli. State buoni, state sereni. Se tutti seguite la vostra vocazione, renderete ancora di più genitori i vostri genitori. Li renderete immortali.  Quando ci si sposa al primo posto, a mezzo scalino dopo il Capo ci deve essere tuo marito/ tua moglie. Non c’è spazio per nessun altro. Non può esserci spazio per nessun altro. Quando ci si sposa si diventa un’unica cosa, una carne sola in Gesù Cristo. 

Così ci siamo ritrovati, davanti al Signore, a dirgli il nostro si, il nostro vogliamo e scegliamo di essere per sempre con te. Ci siamo sentiti dire dal Capo, attraverso le letture di quel giorno, di lasciare tutto e seguirlo, ed è quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare ogni giorno. Abbiamo cantato il suo amore per noi. Ci siamo promessi di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia - sono già stata ricoverata in ospedale due volte e non è fuggito - e di sostenerci l’un l’altro tutti i giorni della nostra vita. 
Tutto questo per il Signore, nel Suo nome. Perché quando per il Signore lasci qualcosa, una casa, un’altra vita, la tua famiglia di origine poi Lui ti dà una nuova famiglia da costruire, una casa nuova che non ti aspettavi - tutta da arredare e passi i sabati pomeriggio a cercare di capire perché i letti, i cuscini, le tende in Austria li fanno di dimensioni diverse dall’Italia - un sacco di compagni di viaggio e tante, tante belle notizie. 

Allora viene naturale lasciarsi guidare dal Suo immenso Amore! Noi abbiamo scelto Gesù, abbiamo scelto di essere il canto di Dio nella vita, il canto della vita nuova, canto di libertà, di amore di gioia, di donazione. Abbiamo scelto di ricevere quel famoso cento volte tanto. In lui vediamo tutto, cambia tutto. Lui ci ha raccomandato che la nostra gioia deve essere piena e di amare, amare sempre, perché l’amore è urgente! (cit. Alessandra)

Recentemente sui social ho letto un pezzo di un discorso di Padre Maurizio Botta sul matrimonio, voglio riportarlo qui, come l’ho trovato. Questo discorso è profondo, vero, essenziale ed utile a chi vuole intraprendere questa strada o per ricordare qualcosina a chi si è già messo in cammino:

 "A chi si vuole sposare spiego che il matrimonio è un Sacramento per discepoli, quindi sposarsi in Chiesa significa voler essere discepoli di Cristo, e lo dico chiaramente: se una persona sa già, nel proprio cuore, che dopo il matrimonio per esempio non andrà più a Messa è meglio che lasci stare. Se una persona invece dice sì, e desidera essere discepolo di Cristo, allora deve sapere che il comandamento è “amatevi come io vi ho amato”. È come se nel Sacramento ti venisse affidato il marito o la moglie con questo comandamento: “Amalo come l’ho amato io”. A questo punto tiro fuori il crocifisso e ribadisco il concetto: “Cristo vi dona lo Spirito per amare così, in croce, in modo irrevocabile e indissolubile, volete amare così? Sappiate che Dio ama un peccatore fino in fondo e non retrocede mai, così dovete fare anche voi....Allora, siete sicuri? Volete amarvi proprio così?”.  Questo stesso crocifisso lo ritiro fuori quando la coppia viene a dirmi che c’è la crisi, la difficoltà, io attraverso il crocifisso li riporto a chiedere la grazia del matrimonio, li riporto a quella domanda: ma tu vuoi essere un discepolo di Cristo? Il punto centrale è sempre l’identità di Cristo, e io sono schietto: o Cristo è Dio o Cristo è un matto. Se tu ci credi, e vuoi essere suo discepolo, quando sei in fila per la Comunione, riferendoti al tuo sposo o alla tua sposa devi dire: “Voglio amarlo come lo ami Tu”, quindi significa che credi che quello sia il corpo di Cristo e allora io domando ancora: davvero vuoi amarlo così? Fino a farti mangiare? Questo è il cuore del matrimonio."

È proprio vero. Nella coppia è importante cercare di amarsi come Cristo ama la Chiesa. Lui è il nostro massimo. A Lui aspiriamo. È lì la nostra sottomissione reciproca. 
Nell'amare gratuitamente, per primi, con tenerezza, con rispetto, in libertà. Chi ama davvero è capace a fare delle rinunce perché l’altro sia felice. L’amore è sacrificio!


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