I desideri del cuore



Come dicono Francesco ed Alessandra, bellissima e fenomenale coppia di sposi (5pani2pesci), quando sei in mezzo ai casini e niente si incastra, inizia dai desideri.
Bene, cosa desidero davvero?
Cosa abita il mio cuore?
Belle domande, ma come rispondere?
Intanto mi sono resa conto che non mi dovevo affannare tanto, perché se incominci ad arrovellarti il cervello è finita, strada chiusa. Ogni giorno ti devi ripetere come un mantra che Dio si sta occupando di te e della tua felicità e che se - cosa di cui sono altamente sicura - il grande Capo ha iniziato in te un’opera, tu stanne certo che la porta a conclusione; d’altronde come dare torto a San Paolo su questo argomento, proprio lui che guai se vedo un cristiano nei paraggi, si è ritrovato con Gesù davanti che gli ha fatto una domanda, gli ha chiesto di fidarsi di lui nella cecità, roba da matti?
No roba di fede! Roba di cui essere felici!


Noi abbiamo dei desideri. Cosa desidera immensamente un cuore? L’amore! L’Amore con la A maiuscola, quello per cui dici “sarà per sempre” e l’unica via, per conservare e rendere reale e vero l’amore, è donarlo!...e come si fa?

Penso ci voglia tutta la vita, solo donandoti tu, bellissima libertà ad un’altra libertà che a sua volta si dona a te che si concretizza l’amore vero, l’amore puro. Ora, da passare dal dire al fare (bene) ce ne vuole un po’.
Il primo passo che feci fu quello di portare Cosimo, ad Assisi al Corso Fidanzati/Fidánzati a Gennaio 2013. Gli chiesi di farlo per me, lui che, come ho detto nel post precedente, era lontano dalla fede. Gli dissi che era un corso sull’amore di coppia e non aveva senso, visto che stavamo insieme che io andassi a farlo da sola. La logica con gli ingegneri funziona sempre!

Ora, non posso certo parlare per lui, ma quei quattro giorni ad Assisi cambiarono il modo in cui si vedeva lui, come mi vedevo io e come ci vedevamo coppia. Con uno come Padre Giovanni che ti urla per un fine settimana “ La laurea che dovete prendere è la laurea in Amore!” e ti domanda costantemente al primo posto tu cosa metti, diciamo che la vita ti viene “leggermente” sconvolta. Non eravamo lì per caso. In quel momento Dio ci stava dicendo il suo pensiero sul nostro amore. Che era Lui che l’aveva pensato fin dall’inizio questo amore e che era ora di uscire dagli schemi del mondo che grida, che impone e che afferma delle false verità.

Padre Giovanni ci diede dei punti da seguire, primo tra tutti tempo e spazio, come ho scritto, la nostra era una relazione a distanza e non dovevamo far passare troppo tempo tra un distacco e l’altro. Dovevamo viverlo questo fidanzamento. Dovevamo viverlo con serenità, senza bruciare le tappe, con chiara la meta e aggiungendo la preghiera. All’inizio è stato difficile perché non eravamo abituati a pregare insieme ed eravamo molto impacciati, oggi non finisce la nostra giornata se prima non preghiamo, perchè al primo posto abbiamo messo il Signore ed abbiamo visto che i nostri desideri tirati fuori dai cassetti della mente si sono avverati e si concretizzano ancora oggi.

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